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Fiumicino, recuperati 600 chili di rifiuti marini con il progetto Mare Pulito

"Come annunciato lo scorso ottobre - ha sottolineato la consigliera Antonelli - abbiamo portato a termine la seconda fase del progetto che prevedeva di riportare a terra i rifiuti pescati a mare"

Si è conclusa da pochi giorni la seconda fase del progetto pilota con i pescatori per la pulizia del fondale marino. Lo ha dichiarato la consigliera comunale Erica Antonelli, che ha portato a Fiumicino il progetto di sensibilizzazione per un mare pulito, ideato dal Cirspe e finanziato dalla Fondazione Costa Crociere, con il patrocinio del Comune di Fiumicino.

"Come annunciato lo scorso ottobre, durante il convegno conoscitivo interamente dedicato all’argomento, con interventi autorevoli del Cirspe (Centro Italiano Ricerche e Studi per la Pesca) e dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) – ha sottolineato la consigliera Antonelli – abbiamo portato a termine la seconda fase del progetto che prevedeva di riportare a terra i rifiuti pescati a mare, ovviamente in collaborazione con i pescatori".

Il progetto ha incontrato da subito il parere favorevole del Sindaco, del Presidente del Consiglio comunale e degli assessorati competenti, Ambiente e Attività produttive, che hanno contribuito alla realizzazione di tali attività.

"In dieci giorni lavorativi – ha precisato il Presidente della Commissione Massimiliano Chiodi – due imbarcazioni hanno raccolto 580 kg di rifiuti, per un volume di quasi 16 metri cubi. Numeri importanti se paragonati alla durata del progetto e al numero di imbarcazioni coinvolte - spiega Chiodi - che ci fanno capire l'importanza di implementare azioni per la riduzione dei rifiuti marini".

Bottiglie di vetro e plastica, pezzi di motori, bidoni di metallo: in mare si può trovare di tutto, raccontano i pescatori. "In riferimento ai rifiuti marini – ha detto la consigliera Antonelli – ho richiesto di verificare, secondo le competenze attribuite ai comuni dal D.lgs 152/2006, la possibilità di poter “assimilare” tale tipologia di rifiuto a quella di rifiuto urbano, cosa che semplificherebbe la gestione dei rifiuti marini, con conseguente risparmio per lo smaltimento".

"Le declinazioni di tale progetto sono molte: dimostrative, divulgative ma anche educative – spiegano Antonelli e Chiodi - ecco perché lavoreremo affinché il progetto prosegua all’interno delle scuole. Un ringraziamento ai pescatori in particolare alle imbarcazioni “Libera” e “Antonio Francesca Madre”, i due pescherecci che hanno preso parte a questa iniziativa".

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